Un design efficiente, in cucina, si basa sul concetto del cosiddetto "triangolo magico".
Il triangolo di lavoro è un principio fondamentale nel progettare una cucina. In sostanza, consiste nelle tre aree operative più utilizzate in cucina:
- Lavaggio (lavastoviglie e lavello)
- Cottura (forno e piano cottura)
- Refrigerazione (frigorifero e congelatore)
Più queste aree sono vicine, più comodo sarà l'uso della cucina, con tutto il necessario a portata di mano.
Ovviamente, è un concetto impossibile da applicare nelle cucine in linea, dove tutto è allineato lungo la stessa parete. Per questo tipo di layout, è importante che le aree di lavoro siano organizzate nel giusto ordine, con la lavastoviglie nel mezzo.
Il posto giusto.
Per una migliore ergonomia e una maggiore libertà di movimento, oltre al "triangolo magico" è importante tenere in considerazione anche la posizione dei pensili e degli elettrodomestici nella cucina. Gli utensili e gli strumenti più utilizzati dovrebbero essere sempre a portata di mano (tra 80 e 160 cm di altezza dal pavimento). In questo modo, eviterete di dovervi chinare o di dover usare scale o sgabelli.
Nel progettare i mobili per la parte bassa della cucina, da un punto di vista ergonomico è meglio optare per i cassetti. In questo modo è più facile visualizzarne tutto il contenuto, anche senza doversi piegare o inginocchiare per scoprire cosa c'è sul fondo di un armadietto. Lo stesso vale per il forno. Se non potete installare il forno ad altezza occhi, quella più ergonomica, perché l'unico spazio a disposizione è sotto il piano di lavoro, potete dotarlo di guide telescopiche, per estrarre le teglie nel massimo della comodità e sicurezza.
Un altro fattore fondamentale, che può semplificarvi la vita se calcolato correttamente, è l'altezza del piano di lavoro. L'altezza del piano di lavoro andrebbe sempre calcolata in base all'altezza della persona che userà più frequentemente la cucina. Dal punto di vista ergonomico, l'ideale sarebbe un piano che arrivi 20 cm sotto il livello dei gomiti, in genere tra gli 85 e i 95 cm.
Cucine connesse con Home Connect.
In alcune cucine, l'unico spazio a disposizione per installare il forno è nei mobili base: soluzione tutt'altro che ergonomica. La soluzione Siemens a questo problema sono i forni con Home Connect: l'app, infatti, consente di controllare il forno da smartphone o, in alternativa, tramite assistenti vocali come Amazon Alexa* o Hey Google. In questo modo, dovrete chinarvi solo per mettere il cibo in forno o per estrarre il piatto quando sarà pronto.
L'app Home Connect consente anche di controllare altri elettrodomestici direttamente dallo smartphone e smarwatch, per una flessibilità ancora maggiore. Per fare un esempio, Home Connect invia una notifica sullo smartphone se rileva che la porta del frigorifero non è chiusa perfettamente. Un'altra funzionalità molto semplice da usare è quella che mette in comunicazione piano cottura e cappa aspirante, per un'eliminazione ottimale di fumi e vapori. Home Connect apre la strada a un'ampia gamma di possibilità con gli elettrodomestici, rendendovi la vita molto più facile. Scoprite tutte le possibilità offerte dagli elettrodomestici Siemens con Home Connect qui.
Visibile ed elegante o discreto e a scomparsa: scegliete il design che preferite!
Nel progettare una cucina, in genere la gente si concentra principalmente sulla disposizione, il colore e i materiali dei mobili. Tuttavia, è importante tenere presente anche l'impatto esercitato dagli elettrodomestici sull'estetica finale.
Qualunque siano le vostre preferenze, gli elettrodomestici Siemens sono progettati per integrarsi armoniosamente in qualunque cucina, in modo da poterli abbinare come preferite e ottenere sempre una combinazione perfetta.
Ottimizzate al meglio lo spazio disponibile, con la giusta disposizione dei mobili.
La prima cosa da fare nel progettare una cucina è scegliere la disposizione dei mobili. La disposizione migliore dipende da tre fattori: i vostri gusti, il vostro stile di vita e l'architettura dello spazio disponibile. Di seguito troverete una panoramica delle disposizioni più comuni.
Cucina lineare
Le cucine lineari sono l'ideale per cucine chiuse, ma possono adattarsi anche agli open-space, dove tavolo da pranzo e area living sono direttamente collegati. Per poter incassare tutti gli elettrodomestici solitamente più utilizzati, serve una parete di almeno tre metri. Oltre a pensili e colonne, i mobili base con cassetti bassi e profondi vi regalano tutto lo spazio che vi serve.
Cucina su due fronti paralleli
Grazie ai mobili aggiuntivi, una cucina su due fronti ha più spazio per riporre gli utensili e un piano di lavoro più grande. In genere un lato è progettato come area per cucinare e lavare, l'altro come area dispensa. Per avere sufficiente libertà di movimento, i due fronti dovrebbero distare almeno 1,20 m l'uno dall'altro. Questa struttura di cucina è particolarmente adatta per stanze dotate di porte e finestre sui lati più stretti.
Cucina a L (a angolo).
La disposizione a L (a angolo) è la più flessibile perché si adatta praticamente a qualunque planimetria. La L può coincidere con due pareti o avere uno dei due lati che si estende al centro della stanza, ideale per separare l'ambiente dalla sala da pranzo o salotto adiacente. In entrambe le versioni, l'angolo a 90 gradi consente di avere sempre tutto a portata di mano, riducendo gli spostamenti. I dischi rotanti nei mobili d'angolo ti consentono di avere spazio a sufficienza per tutto quel che serve, senza sprecarne nemmeno un centimetro. Se l'idea è di integrare nella L anche un tavolo da pranzo, servirà uno spazio a pavimento di almeno dodici metri quadri.
Cucina a U.
Le cucine a U sono costituite da tre lati uniti uno all'altro, che però non devono necessariamente essere della stessa lunghezza. La U può occupare tre pareti, oppure uno dei lati può estendersi al centro della stanza. Si consiglia di lasciare un'area interna di almeno due metri di larghezza, per potercisi muovere comodamente anche con cassetti o sportelli aperti.
Cucina a isola.
Simbolica, comunicativa e funzionale al tempo stesso: la tendenza a optare per le cucine open-space ha portato già da tempo all'affermazione delle strutture a isola. Il piano di lavoro dell'isola può essere utilizzato per preparare da mangiare e, con i necessari collegamenti, anche per cucinare. Per una struttura a isola, l'area della cucina non deve essere troppo stretta e deve misurare almeno 15 metri quadrati. Nel caso di una penisola a parete o collegata a un mobile, possono bastare 10 metri quadrati. La lunghezza dell'isola dipenderà dall'uso che se ne fa. Per esempio, un'isola con piano cottura dovrebbe misurare almeno 1,80 m di lunghezza. Inoltre, è importante dotarsi di una potente cappa aspirante da integrare nell'isola o a soffitto per non ostruire la vista.
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