Melanzane
Abituati da sempre alla sua gustosa compagnia, dimentichiamo l’origine asiatica della melanzana, giunta all’inizio del medioevo dall’India attraverso gli arabi. Il nome (badingian) si stabilizzò nel tempo, dando luogo alla fantasiosa interpretazione di “mela non sana”, visto che cruda non è commestibile. Ma una volta cotta al forno, fritta o grigliata, la melanzana dà grandissime soddisfazioni: parmigiana, moussakà, ratatouille, caponata, pasta alla Norma… fino alla sfida tutta partenopea delle melanzane a funghetto con mandorle e cioccolata. Dal viola scuro (quasi nero) al bianco, le varietà sono tantissime e gli agricoltori israeliani hanno ottenuto di recente anche melanzane “tutta polpa”, completamente prive di semi. Ipocalorica e ricca di potassio sulla scia del carciofo, la melanzana è utile alla funzionalità epatica ed ha virtù depurative, diuretiche e antinfiammatorie. Ricca di nutrienti per la pelle, regala alla cosmesi maschere per il viso, fatte di polpa mescolata a yogurt.
Ingredienti per 4 persone
4 melanzane viola
12 code di mazzancolle
100 g di pasta kataifi
20 ml aceto balsamico
basilico
germogli di menta
germogli di basilico
olio di semi
olio extravergine d'oliva
aglio
sale e pepe
Procedimento
Mazzancolle: Condite le code delle manzzancolle sgusciate con olio, sale e pepe, quindi avvolgetele con la pasta kataifi. Friggete le mazzancolle in abbondante olio di semi a 180 °C per circa 4 minuti, fino a quando risulteranno ben dorate. Asciugatele dall'olio in eccesso con carta da cucina e salate.
Caviale di melanzane: Tagliate a metà e fate cuocere le melanzane in padella con olio e uno spicchoi d'aglio a fuoco lento per 80 minuti, girandole ogni 20 minuti. Lasciatele raffreddare, quindi recuperate tutta la polpa interna, tritatela con olio extravergine d'oliva, basilico tagliato a julienne, aceto balsamico e sale.
Fate tre quenelle di caviale di melanzane per piatto e adagiatevi sopra le mazzancolle fritte. Guarnite il piatto con i germogli di menta e basilico.